Il dibattito recente su “nativi digitali” e “immigranti digitali” è piuttosto acceso. Ma
esistono davvero i nativi? E
chi sono? Il loro modo di usare le tecnologie è legato alla loro età età? Emergono
tipologie differenti di nativi digitali, che segnano la transizione dall’analogico al digitale dei giovani nei paesi sviluppati:

Se prendiamo in considerazione i bambini tra gli zero e il 12 anni, ci rendiamo conto che sono loro i veri nativi
. Hanno un’esperienza diretta sempre più precoce degli schermi interattivi digitali
(consolle per i videogiochi, cellulari, stereo, computer, iPod), così come della navigazione in internet. Nelle loro case e nelle loro camerette, infatti, i media digitali sono sempre più presenti,
insieme ad altre esperienze di intrattenimento e socializzazione
che vengono mediate e vissute attraverso Internet e i social network, oltre che dalle consolle per videogiochi.


Che significa definire nativi digitali spuri gli studenti universitari? In realtà navigano tantissimo in internet, usano sempre più il cellulare prevalentemente per sms, foto e video
, poco, però, per navigare in internet, non guardano quasi più la televisione e sentono poco la radio e purtroppo continuano a non leggere libri, se non quelli che studiano. Tuttavia il loro uso del Web è ancora ''molto analogico'' molto Web 1.0 . Sono loro stessi a definirsi utenti di base del Web. Gli studenti universitari navigano molto, usano i blog e leggono quelli dei loro amici, tuttavia con un aumento nel 201
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Ecco chi sono davvero i nativi digitali
Ecco chi sono davvero i nativi digitali
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